Insegnamenti Mistici

Meditazioni, Koan, Mondo,

Sutra, Aforismi Spirituali.

 

 

Tavole della Trasparenza del Bambino di Luce.

 

Scrissi queste Tavole al termine dei 7 anni del silenzio. Alla luce di una candela,

 con pennino ed inchiostro. Tracciai queste scritture su fogli di pergamena, per tenere a

mente quanto l’esperienza mi insegnava, la mente vedeva, la memoria ricordava.

Raccolsi queste pagine durante il cammino sul sentiero spirituale alla ricerca
della fonte da cui tutto proviene. Lo spirito mi mosse, e guidato dalla sua trasparenza,
percorsi le vie del mondo con estrema leggerezza e circospezione, ammirandone

la bellezza, l’incantevole fascino, e l’ammaliante magnetismo che avvolgeva ogni

forma nel tutto. Appresa la scrittura Sacra, strada facendo, risposi ai quesiti dell’essere

 e dell’azione, come alle sponde del dualismo, che mi resero cosciente e consapevole.

Su queste pagine codificai l’essenza del divenire, dell’essere e della trasmutazione.

In solitudine, affinché il dialogo con il Se superiore non volgesse a termine o a dispersione,

confidai nella disciplina e la perseveranza. Nella visione e nella direzione. Nella certezza che vi

fosse dell’altro, oltre il limite dell’orizzonte. Al ritorno da questo viaggio, attesi un anno ancora

 prima di offrire al mondo i doni che avevo ricevuti, e lasciai che ogni raggio e ogni goccia

che mi avevano mondato, scivolasse sul mio corpo per poi attraversasse la mia essenza e fluire.

Ordinai quanto, meditai, immobile e nella corrente, e mossi. Venne il tempo degli Angeli,

e 6000 ne offrii con amore e compassione. Venne il tempo dei fiori e quello dei frutti,

poi quello dei semi e quello del raccolto. Il vento mi fu compagno, e il gesto che accompagnava

 ogni preghiera offerta ad un viandante, fu tangibile incontro di un sguardo sempre bello e puro,

nel dono che avvicina ed unisce.  L’essenza del cuore, uno sguardo pulito e trasparente.

Centoquarantottomilaquattrocentoquarantaquattro furono le manciate di semi che sparsi,

e milioni quelli che offersi ai puri come ai duri di cuore. Coloro che porsero la mano mi sono testimoni.

 Coloro che incarnano oggi questi doni, sono esempio di quel sentiero trasparente.

 Sacra è l’essenza profonda che non si fa merce, ma gesto solitario. Se tre libri furono quelli rilegati,

 uno bruciò nelle fornaci, il secondo si fece messaggero e il terzo scomparve misteriosamente.

Ma nessun seme viene sprecato al mondo, e se all’universo aggrada che una cosa sia fatta,

 non c’e’ argine che la possa contenere, o paura che non si possa vincere. Vita che amorevolmente

 si rinnova. Onda che lambisce, consiglia e sostiene chi la vive. Usai nel tempo linguaggi peculiari,

 e rispettai ogni forma che per mano trascrissi, accarezzandone il seme e la matrice.

Non fu mai dannazione, ma generazione che comprende, amore di madre, paterna commozione.

Quando trecentomila ne ebbi nominate, seppi che ve ne erano altrettante, e poiché d’animo

mai mi sono perso, procedo per le vie dell’Universo. Dono cosi al mondo questi sutra, che nelle

mani cambiano colore, forma in ragione, essenza in relazione. Profonde

cose, richiedono presenza, e ogni volta che la persi, ricominciai da capo, a lavorare

sul cuore del Diamante. Mani sporche, pensieri distorti, e falsa riga. Il trasparente non riluce ma consente.

L’impuro che si mostra, a quello fai attenzione, che adombra con le sue proiezioni d’ombre lunghe,

 e abbaglia per troppa e grande luce. Non brilla quanto è essenza. Quanto e’ senza, è umile servire.

Gemme, germogli, generose messi. Quanto è dura la parola che non dice, e inutile quella che scrive

per tacere. Cogli amico mio l’essenza delle cose, e al mondo lascia gli incanti, che non sono

 che vento che soffia e va. Se oggi sei qui, significa che hai chiesto. Ora non c’e’ pretesto,

muovi con passo lesto. Offro a coloroche hanno il cuore affranto dalle prove del mondo, questi frutti,

affinché comincino ad apprendere attraverso la presenze del ricordo dell’esperienza,

piuttosto che attraverso la sofferenza del dolore che parla a quelli che sono di Capatosta.

 Auspico a voi ogni bene, a quelli che affermano certezza, ogni tenerezza, e a coloro che agiscono 

 in silenzio, l’armonia di un mondo migliore.

 

Una via, quale che sia, e’ vera solo se passa per il cuore.

 

 

Jedi Simon