Vipassana  

  La caratteristica fondamentale della pratica Vipassana è quella di giungere, tramite Dhyana, alla soglia di accesso al Samadhi ma poi non oltrepassarla, mantenendo quel livello di concentrazione sufficiente a produrre una buona dose di quiete ed una estrema attenzione (Sati). Senza astrarsi progressivamente il praticante continuerà a rapportarsi con l’oggetto di meditazione con lucida consapevolezza, cogliendo l'istante presente nella sua talità.

    L'oggetto della meditazione in Vipassana vive attraverso la percezione sensoriale e analitica come un insieme caratterizzato dalla costante modificazione del percepito e dei suoi cangianti riflessi, che nella forma impermanente trovano momentanea ed effimera realtà immanente. La presenza nel  "continuum" delle modificazioni conduce in Vipassana alla consapevolezza del divenire, oltre il quale, raggiunta la realtà ultima permanente, l'essere e' nell'essere, come pura Talità.      

    A questo scopo tutti i supporti meditativi sono adatti, ma alcuni preferibili dai principianti. Tradizionalmente la pratica ne individua alcuni che hanno la caratteristica comune di contenere una grande dose di “impermanenza”: il corpo, le sensazioni, gli stati emozionali, ed i contenuti mentali. L'attenzione riposta sulle costanti modificazioni dello stato dei supporti percepiti e della mente, non consente purtroppo al praticante di raggiungere che la soglia del Dharana in direzione del Samadhi. Qui non esiste altro che l’osservazione attenta di ciò che e' relativo, di quello che c’è ( l'oggetto ), di ciò che è (in me), di ciò che siamo ( nella relazione ). La sommatoria degli infiniti mutamenti come presa di coscienza dell'assoluto, e' il passo successivo, come nuda percezione che si arrende all’evidenza di ciò che incontra.

    Atman, come memoria, osservante e coscienza assoluta ( sola vacuità ), e Prakriti come natura vibratoria del divenire
( prima scintilla ). Nella vacuità dell'Atman, che offre lo spazio e il tempo alla prima manifestazione dello splendore, come forma originale dello stato o natura ( via, maniera o metodo ), ha luogo l'essenza della forza.

Ulteriore traduzione del termine Pali Vipassana : Visione prima degli occhi. Chiaroveggenza. Visione interiore.
Esperienza diretta. 
     

 

Sebbene il termine Vipasa si attribuisca ad un fiume, ove si narra che un Re,
si getto' legato ad una pietra, dopo aver perso il proprio figlio per la
disperazione. Il fiume che lo rigetto sulla riva sciogliendo quelle corde,
ebbe cosi il nome di "Sciolto".

Forma, sensazione, percezione,

formazioni mentali, consapevolezza.  

  Meditazione Samata   

  Pratyahara, dharana, dhyana, samadhi sono le quattro tappe fondamentali del percorso mentale che conduce al nirvikalpa samadhi, la condizione di totale assorbimento, di quiete completa propria alla meditazione Samatha (che persegue il samadhi, appunto) in cui si dissolvono i parametri spazio temporali, duali e relativi, per accedere alla dimensione dell’assoluto.

    I supporti alla meditazione, come insegnano gli Yoga Sutra di Patanjali, possono spaziare dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo e su di essi si allena la capacità di concentrazione del sadaka. I testi classici offrono a questo scopo una vasta gamma di possibilità; dai cinque elementi, ai suoni interiori, sino a supporti meditativi via via più sottili. La struttura mentale attraverso la quale si articolano le modalità del ritorno, come smskara pregressi, vizi comportamentali ed errori, può essere attraverso questo metodo smontata, compresa nelle sue funzioni e trascesa. Concentrazione sul fuoco interiore ( sole interiore ), varcare la porta ( senza lume, fermo nella corrente ), essere quanto è mente ( far luce nella mente ):

meditazione, contemplazione, pensiero profondo, considerazione,
riflessione, attenzione, mente, memoria

non-altro* ( polarizzazione della luce, indifferenziazione ).  Formula di Patanjali: FEDE=>FERMEZZA=>ESSENZA=>IDENTITA'.

* non altro, non come altro al di fuori della mia attenzione polarizzata, ma come non-distinzione da altro, identità

Essere la corrente - Privo di Corrente