La via Jedi e il Sensire

Jedi Simon

 

 

            Uno Jedi percepisce sincronicamente e sinergicamente.

 Egli "Sensice". Conosce e riconosce, e non si lascia ingannare da certi trucchetti.

Avverte il movente prima dello stimolo, e ne riconosce la frequenza sottile che sta per generare la sua manifestazione.

Ciò significa che uno Jedi avverte gli stimoli prima ancora che essi si manifestino.

E questa è una delle forme più antiche di saggezza. Per questo uno Jedi non si lascerà ingannare da alcuna sostanza capace

di ottundere la sua sensibilità, sia essa di origine animale, minerale o vegetale, quindi si terrà lontano da ciò che alteri

le proprie percezioni e le altrui. Non ricorrerà quindi a bevande tossiche come droghe di sorta, che alterino la sua coscienza.

Non ricorrerà altresì ad alcuna droga che lo possa aiutare, risvegliandolo momentaneamente in modo artificiale,

accelerandolo o rallentandolo, e creando divergenze reali fra il sensito e i treni di impulsi ricevuti, in modo da non alterare i

delicati equilibri. Come un arpista, tratterà il proprio strumento e la sua accordatura curandosi che essa non venga alterata.

Ciò che momentaneamente innalza, o crea dimenticanza, poi torna a far ricadere e ad essere presente.

Uno Jedi non danneggerà cosi, il proprio veicolo, assumendo sostanze lecite o illecite, che mescolate in modalità sinergica

per produrre disergia all'interno dell'organismo che le assume, possano danneggiarlo, temporaneamente o permanentemente.

Ogni qual volta egli si troverà innanzi a sostanze tossiche, non ne dovrà accettare, in modo cortesie e gentile.

Ogni cosa che tocca lascia un segno, ogni colpo una ammaccatura.  Come un frutto che venga battuto, porta il livido sulla

propria scorza, così uomo che ha sofferto, non si faccia la pena che ha vissuto e smetta di portarla con se immedesimandosi

con errati costumi. Via quindi ove fosse possibile: alcool, tabacco, caffè ed eccitanti, zucchero, oppiacei, acidi, antibiotici,

funghi curativi come di sintesi, e a tutte quelle sostanze buone e giuste, che se assunte in maniera smodata, si tradurranno

in veleno nel proprio organismo. Niente coloranti, addensati, conservanti, additivi e esaltatori di sapidità. Che ciò che non è

cibo, resti fuori dal corpo. Meglio un sano digiuno. Quel che intossica non sfama, ma apre la strada ai grandi vermi che

prendono possesso del corpo. Parco, misurato e proporzionale sia il suo pasto. Meglio frugale e vario che d'una sola sorta.

 

Uno Jedi conosce la misura della misura. Si chiama bastanza. Senza di essa c'e' bramosia e avidità, ma quando la bastanza è

presente, non esiste cifra che possa comperarlo. Nessuna tentazione può sviare quello Jedi che conosce e pratica quanto ho

chiarito esplicitamente in poche righe. Nessun valor può equipararsi a quanto non ha prezzo.  Uno Jedi persegue la via

dell'equilibrio, e quanto è funzione sufficiente non diviene disfunzione.

 

Uno Jedi è capace di attivare sostanze morfinogene in presenza di dolore, come di attivare endorfine, per ravvivare stati

percettivi e l'attenzione, quando essa sia carente, o alterata secondo il nostro metro usuale. Sostanze autacoidi per guarire

il corpo indebolito da batteri, virus ed altre malattie sono a disposizione di ognuno. Quel che ho detto e' già miracolo

sufficiente a che colui che ospita un male, ospiti pure la sua propria guarigione. I grandi vermi sfruttano le cattive abitudini

per instaurare il loro governo. Il passo da compiere quindi è verso tale chiarezza, e si ricordi che ogni volta che sorga un

dubbio, l'azione corretta da compiere e' quella di rinunciarvi per meditare meglio.

  La percezione allargata di uno stimolo offre, informazioni circa la sua origine e la provenienza, il movente, il motivo,

la direzione, la velocità, la misura, lo spostamento spaziale, il suono, la tendenza, la somma dei vettori, i deflettori,

i mascheratori, l'energia che lo ha prodotto, il meccanismo di rilascio, la frequenza, lo smorzamento, la traiettoria,

la permanenza, la temporalità, e le concause karmiche che lo hanno generato e prodotto. Questo e' quanto in un solo

secondo, riposta l'attenzione su un fatto, il Cavaliere Jedi e' in grado di percepire simultaneamente su più livelli

contemporanei, e se il dettaglio fuori posto che solo l'occhio attento percepisce, condisce una qualsiasi situazione, per farne

piatto prelibato a chi l'offre, non partecipi a quel pranzo,  ma anzi si levi e non perda tempo in discorsi, ( dis- corsi = acque

stagnanti ), che dal dialogo fra le parti, si tradurranno ben presto in diatriba, dissertazione saccente e scontro. Mai rimestare,

qui e ora, ricorda. Contratto, che in bella posta pare offrire, reca in minuscolo la verità di quanto dice.

Questo e altro, fa parte della percezione simultanea di uno Jedi. Volutamente la lista che vi ho oggi riportata non è completa,

ma mancante e carente, nell'ordine scorretto, e puramente indicativa. Eppure dice assai più di quanto, a coloro che sono in

grado di ascoltare.  

 

  Colui che fa orecchie da mercante non sente che la cifra che lo smuove. Eppure quanto fa, vive e soffre, è senza senso.

La sua bocca sporca di lamentazioni. Le sue tasche ricolme di cianfrusaglie. Guardati da costoro.

Procedi e consenti. Cogli e migliora. Cosa da un senso alle cose, al mondo, a quello che fai?

Legittimazione e giustificazione bastano a quei poveri che s'accontentano di spettacolo, e agiscono per se.

Altro è la Gloria, la Via e il suo svolgimento, libero, puro e non condizionato.

 Rammenta le 8 vie che illuminano il sentiero:  who? why? when? where? what? which? whose? how? whom?

e saprai già qualcosa. Fare incetta di sapere, non rende saggi. Perdersi nelle filosofie, non dona chiarezza ma apre il passo al

labirinto. Carezzali ed esci. Maestri, Profeti di sventura, come Gerarchie Salde, intessute nel mondo, non possono esserti

d'aiuto, poiché ogni protocollo d'intesa è un patto, e chiede in cambio la tua vita.

 

Domandati chi sei, e sii la carne che sei, incarnare altro da te corrompe la tua grandezza. In nome di posizione, potere e

reggenza, troppi falliscono la prova. Ai ministri del limite come dei confini, il Cavaliere Jedi s'accosta sfiorandoli appena, e

senza tangirli, ne infliggere tocco d'avvertimento, di misura come di rispetto, apre al cuore e all'esempio del perdono,

che è mossa più onorevole e degna dello sguainar la spada, angelica che sia. Colui che serve perché gli serve qualcosa, s'e'

già venduto.

 

Ogni colpo che fende genera Due parti, non fare l'errore di prestare sponda. Realizza l'unione dei principi in te, e la risposta

come la domanda cesseranno.

Una colpa, e la metà del mondo è nel peccato. Vivi, che ad ognuno tocca quel che gli compete.

Brama chi non è e serra il pugno quello che vuol mantenere i suoi domini. Lascia quando il tempo è venuto.

Mura che sicure riparano, non valgono l'incertezza di un abbraccio.

Sappi e ricorda quel che l'esperienza t'insegna. Pratica quanto sei, che di scimmie e di pappagalli è pieno il mondo.

Impara a Sensire da te, che la trasparenza non s'insegna. Quando il velo svanisce, tenebre e mente più non sono.

Quando s'apre il varco, china il capo e fatti avanti.

 

Jedi Simon