CHANDRA

Jedi Simon

 

UNA NOTTE, ALLO SCOCCARE DELLA CAMPANA SOLITARIA, CHANDA FU ILLUMINATA DALLA

LUCE DEL SOLE, APRI' GLI OCCHI E VIDE UN ANGELO ACCANTO AL SUO LETTO. GLI CHIESE CHI

FOSSE, E LUI LE RISPOSE CHE ERA L'ANGELO SOLARE; ALLORA SI INFORMO' SUL MOTIVO DELLA

SUA VENUTA ED EGLI LE CONFIDO' CHE ERA GIUNTO SINO A LEI PER RIVELARLE IL MISTERO

DELLE DIECI GRANDEZZE, IL SIGNIFICATO DI TUTTI NOMI, E L'ANTICA STORIA DEL MONDO.

LEI ASCOLTAVA IN SILENZIO IL RACCONTO DELL'ANGELO, QUANDO SI ADDORMENTO',

CONVINTA CHE SI TRATTASSE SOLO DI UN BELLISSIMO SOGNO. NONOSTANTE CIO', L'ANGELO

CONTINUO' LA NARRAZIONE SINO ALL'ALBA, QUANDO DISPARVE COME ERA VENUTO. L'INDOMANI,

CHANDA NON DIEDE MOLTA IMPORTANZA A CIO' CHE ERA ACCADUTO,  MA QUANDO PRESE A

RAMMENTARE COSE CHE NON PENSAVA DI SAPERE, RICONOBBE NEL  RICORDO IL VOLTO DELL'

ANGELO SOLARE. EBBE UN TUFFO AL CUORE, E DA QUEL MOMENTO SEPPE D'ESSER LUNA.

NEL POMERIGGIO, ATTRAVERSATO IL BOSCO, GIUNSE ALLO STAGNO, OVE ERANO LE FATE, PER

CHIEDERE LORO CONSIGLIO. ESSE LE DANZARONO INTORNO E CANTANDO GAIE LA RICOPRIRONO

DI FIORI E FRAGRANZE PROFUMATE. LEI SI CHINO' SUL BORDO DELLO STAGNO E COME PARLANDO

AL SUO RIFLESSO, CONFIDO' LORO L'ACCADUTO. LA MISERO SUBITO ALLA PROVA TRACCIANDO

SULL'ACQUA NOMI NELLE PIU' DISPARATE SCRITTURE, MA PER QUANTO BIZZARRI OD ANTICHI

QUESTI FOSSERO, LEI ERA IN GRADO DI LEGGERLI TUTTI, DI PRONUNCIARLI CORRETTAMENTE

E DI INTENDERNE PURE IL SIGNIFICATO. CONVINTE, LE FATE SI RIUNIRONO A CONSIGLIO, E DECISERO

CHE POICHE' UN ANGELO DEL SIGNORE ERA VENUTO A FARLE UN TALE DONO, LA SUA MISSIONE

DOVEVA ESSERE MOLTO IMPORTANTE. LA VOLLERO COSI' AIUTARE ANCHE LORO, RIVELANDOLE

I SEGRETI DELL'ESSERE E DEL DIVENIRE, LA DANZA DELLE LIBELLULE E IL CANTO DELL'USIGNOLO.

LEI LE ASCOLTO' MERAVIGLIATA, POI LE RINGRAZIO' E TORNO' AL VILLAGGIO DAL QUALE PROVENIVA.

PASSAVA DI LI' UN MAGO, CHE AVENDOLA RICONOSCIUTA ED ESSENDO A CONOSCENZA DI QUANTO

STAVA ACCADENDO, ERA LI' PER COMPLETARE IL SUO INSEGNAMENTO. LE RIVELO' IL SEGRETO DELLE

SCRITTURE NATURALI, E POICHE' ORMAI ELLA COMPRENDEVA OGNI COSA, SI APPRESTO' A CHIEDERLE

SE AVESSE DOMANDE DA PORGLI. ELLA CI PENSO' UN ATTIMO E QUINDI CHIESE AL MAGO: "QUALE E'

IL LIMITE DEL SAPERE ?" IL MAGO PARVE RIFLETTERE SULLA DOMANDA, QUINDI RISPOSE: "IL LIMITE

DEL SAPERE E' IL NON PIU'SENTIRE." ALLORA, ELLA SI RATTRISTO' E DESIDERO' SCORDARE IL SIGNIFICATO

DI TUTTE LE COSE. TORNATA A CASA, PRESE UN ROCCHETTO DI FILO DI RAME E COMINCIO' A FARNE

FIGURE DI ANGELI, DI ANIMALI, E ALTRE COSE ANCORA. DA QUEL GIORNO, ELARGI' A TUTTI LA

SAPIENZA CHE L'ERA STATA DONATA, SENZA CHIEDERE NULLA IN CAMBIO AD ALCUNO.

IL SUO AMORE CREBBE A MISURA DELLA LUCE CHE EMANAVA IL SUO DOLCE SORRISO,

E BASTAVA LA SUA PRESENZA A SEDARE LE TEMPESTE E RENDERE TRANQUILLI I BAMBINI.

RIPETEVA A TUTTI, "NON CHIEDERE NULLA IN CAMBIO DELLA LUCE DEL SOLE".

 

Jedi Simon

Il bambino di Luce